Addio a Ryūichi Sakamoto, ultimo imperatore della musica

da | 8 Aprile 2023 | News, spettacolo

Domenica 2 aprile il mondo della musica ha detto addio a Ryūichi Sakamoto, compositore, musicista e attore giapponese. Fu anche vincitore di un premio Oscar per la colonna sonora del film di Bernardo Bertolucci “L’ultimo imperatore”.

Sakamoto aveva 71 anni e dal 2021 lottava contro il cancro al colon, malattia che purtroppo non è riuscito a sconfiggere come invece era accaduto per il tumore alla gola scoperto nel 2014. Il maestro Sakamoto è scomparso il 28 marzo ma, come spesso avviene in Giappone, l’annuncio è stato dato solo cinque giorni dopo, a funerale avvenuto.

 

Ryūichi Sakamoto

Il compositore Ryūichi Sakamoto è scomparso il 28 marzo 2023 (Joi Ito in flickr)

 

Ryūichi Sakamoto è stato un artista eclettico, capace di misurarsi con media differenti e diversi generi musicali con risultati straordinari. Nacque a Tōkyō nel 1952 e studiò pianoforte sin da giovanissimo. Il suo debutto nella musica avvenne negli anni del liceo, quando suonò in diversi complessi di musica jazz. Si diplomò all’Università delle arti di Tōkyō in composizione, per poi perfezionarsi in musica elettronica e musica etnica. Fu proprio la fusione di questi due generi musicali che lo portò al successo.

Gli inizi con la Yellow Magic Orchestra

Nel 1978, dopo aver pubblicato il suo primo album solista “Thousand Knives”, divenne membro della Yellow Magic Orchestra. Composta da Sakamoto, Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi, la band fu il primo complesso made in Japan che riuscì a farsi conoscere all’estero, in particolare nel Regno Unito. Possiamo dire che la YMO è stata un precursore del successo del j-pop nel mondo.

Ryūichi Sakamoto e il cinema

Ciò che ha forse reso Ryūichi Sakamoto più noto al grande pubblico sono le colonne sonore da lui composte. Il suo debutto in questo campo avvenne nel 1983, quando compose la colonna sonora per il film “Merry Christmas, Mr. Lawrence” (intitolato in Italia “Furyo”). Il celebre regista Nagisa Ōshima lo volle anche come co-protagonista del film assieme a David Bowie.

Sakamoto interpreta il giovane, ma spietato, capitano Yonoi, direttore di un campo di prigionia giapponese a Giava durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Le certezze di Yonoi vengono spazzate dopo l’incontro con un prigioniero neozelandese, Jack Celliers (David Bowie), di cui si infatua. Celliers diventerà per Yonoi un’ossessione, tanto che quest’ultimo, dopo aver fallito nell’intento di giustiziarlo, verrà sostituito alla guida del campo e ucciso alla fine della guerra. L’interpretazione di Ryūichi Sakamoto in questo film è talmente viscerale da farlo sembrare un attore navigato.

Nel 1987, Ryūichi Sakamoto vinse il premio Oscar per la migliore colonna sonora grazie al film “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci. La colonna sonora del kolossal fu scritta assieme a David Byrne e Cong Su e attinge a piene mani dalle sonorità della musica tradizionale cinese. Bertolucci affidò a Sakamoto una piccola parte nel suo film sulla vita dell’ultimo imperatore della Cina, Pu Yi: interpreta il signor Amakasu, consulente giapponese dell’imperatore nel periodo dello stato fantoccio Manchukuo.

Tra i suoi lavori più recenti per il cinema, citiamo la colonna sonora di Revenant – Redivivo del regista premio Oscar Alejandro González Iñarritu, scritta insieme ad Alva Noto. Le note scritte da Sakamoto e Noto sono in grado di trasportarci immediatamente nelle immense distese ghiacciate che caratterizzano questo film.

Ryūichi Sakamoto, l’attivista

Ryūichi Sakamoto non è stato solo un grande artista, ma anche un uomo fortemente impegnato nel portare avanti le cause in cui credeva. Era membro dell’organizzazione antinucleare “Stop Rokkasho” e si è speso per ottenere la chiusura della centrale nucleare di Hamaoka. Nel 2012 organizzò a Chiba il concerto “No Nukes”, al quale parteciparono anche i suoi Yellow Magic Orchestra e un altro gruppo pioniere della musica elettronica, i Kraftwerk.

Sakamoto fu un critico della legge sul copyright: sosteneva infatti che si trattasse di un qualcosa di antiquato per la società dell’informazione del ventunesimo secolo e limitasse fortemente l’accesso alla musica sia per i fan che per gli artisti.

Nel 2015, Ryūichi Sakamoto si oppose al trasferimento della Stazione aerea del Corpo dei Marines Futenma nella baia di Henoko con una nuova edizione del suo singolo “Undercooled”, i cui proventi andarono parzialmente a finanziare l’Henoko Fund, il cui scopo era fermare la ricollocazione della base.

A inizio marzo Sakamoto ha scritto una lettera alla governatrice di Tōkyō, Yuriko Koike, per chiedere la sospensione dei lavori di riqualificazione nel quartiere Jingūmae a causa di problematiche ambientali. Una vita dedicata all’attivismo fino alla fine.

Vogliamo concludere questo articolo in ricordo di Ryūichi Sakamoto con l’omaggio che la pattinatrice giapponese Mai Mihara gli ha tributato durante questa stagione agonistica pattinando sulle note di Merry Christmas Mr. Lawrence.

Arrivederci, Maestro.

Fonti:
The Japan Times

Autore: <a href="https://hanabitemple.it/author/silvia/" target="_self">Silvia Fioravanti</a>

Autore: Silvia Fioravanti

Laureata in Lingue, culture e società dell'Asia e dell'Africa mediterranea, si occupa di news e vorrebbe farne il proprio lavoro. Si interessa soprattutto della società giapponese contemporanea e delle sue tendenze. Segni particolari: amante dei gatti, divoratrice di sushi e grande bevitrice di matcha!

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