Imprenditoria: Quon Chocolate, progetto inclusivo

da | 20 Gennaio 2022 | News, società

Inclusività nell’imprenditoria, nasce Quon Chocolate. Da un’idea di Hirotsugu Natsume, fondatore de “La Barca Group”, nasce questo progetto che si occupa di garantire un’indipendenza economica per le persone con disabilità. Eliminare la disparità economica è uno degli obbiettivi di questa azienda che ha fatto delle differenze il proprio valore. In Giappone le persone con disabilità percepiscono uno “stipendio” che va dai 3.000 ai 5.000 yen (da 23,14 a 38,75 euro circa) al mese e a causa di questa cifra irrisoria, sono costrette a dipendere da altri, senza potersi emancipare.

Imprenditoria: Quon Chocolate, progetto inclusivo

Matcha Powder [WikimediaCommons]

Il progetto Quon

Per favorire una maggiore inclusione nasce nel 2014, a Toyohashi, nella prefettura di Aichi, il progetto Quon. Una cioccolateria che è riuscita ad espandersi con diciotto punti vendita in tutta la nazione, dall’Hokkaidō al Kyūshū, e che assume persone con disabilità di ogni genere. Gli impiegati di Quon Chocolate lavorano cinque ore al giorno per cinque giorni alla settimana e si occupano di svolgere mansioni che sarebbero altrimenti trascurate nell’industria dolciaria tradizionale. Si va dal confezionare e separare le diverse parti del matcha (foglie o boccioli) al bilanciare bene i sapori dei vari dolci che vengono prodotti. Una situazione vincente secondo Natsume, che garantisce una maggior qualità e apre la strada all’inclusione: infatti, un’altra particolarità di questa impresa è la paga data ai propri dipendenti.

L’indipendenza economica

Lo staff di Quon è attualmente composto da 550 persone, pagate con uno stipendio di 50.000 yen (circa 385 euro) al mese. Lo stipendio giornaliero è il doppio di quanto garantisce lo stato alle persone con disabilità e permette loro di potersi costruire la loro indipendenza. L’importanza per l’inclusione sostenuta da Natsume, però, non riguarda solamente la disabilità, ma ingloba tutte le differenze. È il caso infatti della dipendente transgender Matsuo, addetta al confezionamento dolci che ha potuto finalmente liberarsi della sua precedente identità maschile potendo finalmente essere sé stessa in tutto e per tutto.

“Vorrei che le persone comprassero i nostri dolci, non perché sono prodotti da persona con disabilità, ma perché sono di ottima qualità.”

Queste le parole del fondatore di Quon, che racchiudono la vera essenza dell’inclusione e al quale non possiamo far altro che augurare il migliore dei successi per la sua impresa.

Fonte:

KyodoNews

Autore: <a href="https://hanabitemple.it/author/miryam/" target="_self">Miryam Messina</a>

Autore: Miryam Messina

0 commenti

Leggi anche

Altre pubblicazioni