Arrivano i primi rifugiati afgani in Giappone

da | 15 Settembre 2021 | News, politica, società

Arrivano i primi rifugiati afghani in Giappone. Lo scorso mese, dopo il ritiro da parte delle truppe americane in Afghanistan, i Talebani hanno preso controllo del paese con un rapido colpo di stato avvenuto nell’arco di una notte. Il governo integralista che professa la legge musulmana, ha subito messo alle strette il paese. Il ripristino delle regole rigidissime per le donne e il tempo limitato concesso per espatriare, hanno gettato nel panico un’intera nazione causando numerose guerriglie urbane.

La popolazione si è ritrovata a dover fuggire e ad ammassarsi intorno all’aeroporto, preda della fame e del freddo e esposta alla violenza talebana. Per aiutare la popolazione devastata dal colpo di stato, tantissime nazioni hanno aperto corridoi umanitari, cercando di portare al sicuro più persone possibili. I talebani infatti, avevano consentito le evacuazioni entro la data del 31 agosto.

Profughe afghane

Dieci profughi provenienti dall’Afghanistan sono già arrivati in Giappone {EU Civil Protection and Humanitarian Aid}

Corridoi umanitari in Giappone

Sorprende la notizia arrivata il tredici settembre a mezzogiorno, ora giapponese. Il giorno prima un funzionario afgano per l’ Agenzia di cooperazione internazionale giapponese e i membri della sua famiglia sono riusciti ad atterrare sani e salvi all’aeroporto di Narita, per essere accolti nel paese come rifugiati, seguiti subito dopo da altri sei cittadini afgani.

I dieci rifugiati, arrivati dal Qatar, via Doha, sono al momento in quarantena, potranno decidere dopo se rimanere in Giappone o migrare verso altre nazioni.

Il Giappone si è detto favorevole a prolungare il corridoio umanitario consentendo ai cittadini e ai giapponesi in Afghanistan di poter rientrare al sicuro nel paese, gli ex studenti stranieri provenienti dall’Afghanistan potranno avere libero accesso nel paese grazie alle loro referenze.

“Offriremo assistenza necessaria come il rilascio immediato di visti e l’acquisto di biglietti aerei”.

Sono queste le parole del segretario di Gabinetto Katsunobu Katō, in conferenza stampa a Tōkyō.

Risultati delle evacuazioni

Le forze di autodifesa giapponesi avrebbero dovuto evacuare fino a 500 persone, ma al 31 agosto, ultimo giorno della missione, erano stati evacuati solo un cittadino giapponese e quattordici cittadini afgani. A proseguire nello sforzo umanitario sarà un ufficio temporaneo che il governo giapponese ha aperto nell’ambasciata di Kabul in Qatar.

Lo stato si dice favorevole a continuare a tenere aperto il corridoio umanitario e consentire a più persone possibili di atterrare sani e salvi dentro i confini giapponesi.

Non possiamo che augurarci che vada tutto bene e che quante più persone possibili possano iniziare una nuova vita nel paese.

Fonte:

JapanToday

Autore: <a href="https://hanabitemple.it/author/miryam/" target="_self">Miryam Messina</a>

Autore: Miryam Messina

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