Giappone: vietare i matrimoni gay è incostituzionale

da | 20 Marzo 2021 | News

Il 17 marzo, per la prima volta in assoluto, un tribunale distrettuale di Sapporo in Giappone, ha dichiarato espressamente che vietare i matrimoni gay è incostituzionale.

Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe essere una sentenza storica, a favore della libertà di matrimonio per tutti. Il Giappone infatti è l’unico Paese all’interno del G7 a non aver riconosciuto né le unioni civili né tantomeno le cerimonie nuziali tra persone omosessuali.

 

vietare i matrimoni gay è ritenuto incostituzionale

Finalmente vietare i matrimoni tra coppie dello stesso sesso è stato dichiarato incostituzionale: ci auguriamo che la vicenda possa influenzare cause simili anche in futuro. {Fonte: Maico Pereira via Unsplash}

 

La sentenza del tribunale di Sapporo

Nel corso degli anni, numerose coppie omosessuali si sono viste negare diritti e privilegi legali, garantiti invece agli eterosessuali.

“Non fornire alle coppie dello stesso sesso anche solo una parte degli effetti legali del matrimonio è un atto di discriminazione” ha sentenziato la giudice Tomoko Takebe.

L’azione legale nello specifico è cominciata nel 2019, quando tre coppie conviventi nella prefettura di Hokkaidō hanno citato in giudizio il governo. I querelanti hanno richiesto un risarcimento di 1 milione di yen per danni psicologici, dovuti alla mancata possibilità di sposarsi. Benché il rimborso sia stato respinto, è molto significativo da parte dell’istituzione riconoscere come l’intera questione violi la costituzione, che richiede altresì leggi uguali per tutti.

Alcuni presenti non sono riusciti a trattenere le lacrime dopo aver ascoltato il verdetto. E anche Takeharu Kato, l’avvocato rappresentante dei querelanti, si è detto molto emozionato dal risultato:

“Non mi sarei mai aspettato che il tribunale si pronunciasse chiaramente. È chiaro che lo sviluppo della legislazione è stato troppo lento. Procedendo all’udienza di appello, intendo fare pressione sul governo per creare immediatamente una legge”

ha riferito in una conferenza stampa.

I matrimoni gay in Giappone: la situazione attuale

Questa significativa decisione potrebbe dare il via ad una serie di dibattiti, sociali e politici, volti a migliorare la condizione delle coppie dello stesso sesso in Giappone.

L’omosessualità è storicamente ben tollerata nel Sol Levante. Il Paese ha sicuramente un approccio un po’ più “aperto” rispetto alle altre nazioni asiatiche. Da qualche anno a questa parte infatti, in diverse località sono emessi dei cosiddetti “certificati di unione”, che riconoscono in maniera “ufficiosa” le relazioni omosessuali. Questi documenti, seppur non vincolanti legalmente, aiutano le coppie (in minima parte) ad avere accesso a funzioni e servizi comunali. Tuttavia, la strada pare essere ancora lunga. I suddetti attestati non garantiscono alle due parti di essere eredi legali, né di ottenere un affidamento congiunto; in più, la coppia è costretta ad affrontare numerosi svantaggi in termini di tasse e sicurezza sociale.

Purtroppo, la comunità LGBT nipponica si trova ancora a dover affrontare numerosi casi di pregiudizi e discriminazioni, in svariati ambiti sociali. Kanae Doi, direttrice giapponese della Human Rights Watch (organizzazione internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani), afferma:

“Il Giappone è molto, molto arretrato in termini di legislazione relativa alle persone LGBT. La sentenza epocale di riconoscere per la prima volta in Giappone che vietare i matrimoni gay è incostituzionale, farà pressione su coloro che tuttora si oppongono alla Legge sull’uguaglianza LGBT”.

 

Fonti: CNNThe Mainichi

 

Autore: <a href="https://hanabitemple.it/author/lorenza-tortoreto/" target="_self">Lorenza Tortoreto</a>

Autore: Lorenza Tortoreto

Graphic designer aspirante illustratrice, si avvicina al Giappone fin da piccola, grazie ad anime e manga. Entra nel team di Hanabi Temple come newser e ad oggi la Terra del Sol Levante rappresenta una delle sue più grandi passioni, affascinata soprattutto dalle sue tradizioni, dai miti e dal folklore. Dopo aver messo piede in terra nipponica, un pezzo di lei è rimasto là e spera sempre di poter tornare il prima possibile. Quando non è davanti al computer, ama leggere, viaggiare e andare in moto.

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