Tōkyō ha sospeso le esposizioni della Torcia Olimpica previste nei prossimi mesi a causa del picco di contagi causati dal Covid-19. La capitale ha rinviato gli eventi per poter ridurre l’ulteriore diffusione del virus e per diminuire l’afflusso di persone. Per tre giorni di seguito, Tōkyō ha registrato più di 2.000 casi al giorno, portando il primo ministro Suga a dichiarare lo stato d’emergenza. Di conseguenza, tutte le mostre dedicate alla Torcia saranno posticipate almeno fino al 29 gennaio.
La staffetta della fiamma Olimpica partirebbe il 25 marzo 2021, coinvolgendo nell’arco di quattro mesi circa 10.000 corridori. Una manifestazione di tale portata è stata messa in discussione più volte, soprattutto a causa delle scarse garanzie di sicurezza. I giganti della Toyota e della Coca-cola si sono però fortemente opposti all’annullamento. Entrambi infatti risultano essere tra i maggiori sponsor coinvolti.

Cerchi olimpici
Tōkyō e le Olimpiadi: cosa accadrà nei prossimi mesi?
Dunque, Tōkyō ha sospeso le esposizioni della Torcia Olimpica che avrebbero dovuto riaprire in questi giorni. Sembra essere caduta una maledizione su questa edizione dei Giochi Olimpici. Com’è ormai ben noto, infatti, le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tōkyō 2020 stesse sono state rinviate al 2021 a causa della pandemia. Ma anche con l’avvio del nuovo anno, purtroppo, il rapido diffondersi del virus sta mettendo a dura prova l’intera organizzazione. Un sondaggio effettuato il mese scorso da parte dell’emittente NHK, mostra come il 63% dei 1.200 intervistati nipponici ritenga doveroso rimandare o annullare totalmente i Giochi Olimpici. Il Comitato Olimpico afferma altresì che le Olimpiadi non verranno rinviate una seconda volta. Dunque se non potranno svolgersi, saranno cancellate. Il Giappone si augura vivamente di non dover arrivare a tanto. Il Sol Levante ha investito infatti almeno 25 miliardi di dollari nella preparazione e nell’organizzazione dei Giochi.
Salvo ulteriori modifiche in corso d’opera, le Olimpiadi e le Paralimpiadi cominceranno rispettivamente il 23 luglio e il 24 agosto. Parteciperanno più di 15.000 atleti provenienti da 205 nazioni diverse con migliaia di funzionari, giudici, amministratori e sponsor a seguito. E al momento, non è ancora chiaro se il pubblico, giapponese e non, potrà assistere o altresì entrare nel Paese. Le risposte rimangono vaghe e ancora incerte e gli organizzatori affermano che le decisioni saranno annunciate soltanto in primavera.
Fonti: The Mainichi , The Asahi Shimbun
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